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Pannolino non ti temo!

  • mariannacalabria
  • 26 mag 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Sta per arrivare l’estate, un’estate particolare quest’anno, dopo aver trascorso tanto tempo chiusi in casa per colpa del piccolo virus dispettoso.

L’arrivo del caldo, si sa, è da sempre un buon momento per provare a spannolinare.

Qualcuno ci ha provato in quarantena, qualcuno aspetta i mesi estivi.

E’ così, con la bella stagione il bucato si asciuga più in fretta, il bambino indossa meno strati, può stare più scoperto, insomma, è il momento ideale!

Il nostro bambino sta facendo un ulteriore passo verso l’autonomia, ed è un passo molto importante!

MA QUANDO E’ IL MOMENTO GIUSTO?

Generalmente il periodo giusto è tra i due anni e mezzo e i tre anni e mezzo.

Ricordo ovviamente che esistono le eccezioni!

Faccio un cenno di fisiologia della minzione nel bambino:

- Periodo 0 - 6 mesi: minzione frequente e non inibita. Il riempimento della vescica porta subito allo svuotamento completo. Questo meccanismo è inconscio.

- Periodo 6 - 12 mesi: la minzione diviene meno frequente, dimostrando una certa inibizione da parte del sistema nervoso centrale.

- Periodo 1 - 2 anni: inizia a svilupparsi la sensazione di vescica piena, grazie alla maturazione delle vie sensitive. Lo svuotamento vescicale diventa sempre meno frequente.

- Periodo 3 anni: il bambino sa trattenere l’urina per breve tempo (3 ore). Il controllo diurno dello sfintere è abbastanza efficiente.

Fatte queste precisazioni quindi possiamo iniziare a cogliere dei buoni segnali.

Iniziamo con alcuni giorni (3-4) di monitoraggio: prendiamo nota di quante volte il bambino fa la pipì.

Se al check pannolino (ogni ora e mezza circa) a volte lo trovate asciutto significa che ha cominciato a controllare la vescica.

Ci sono poi altri segnali su cui porre attenzione:

- vuole essere cambiato appena sporca il panno,

- quando fa la pipì o la cacca lo dice,

- appena può si toglie da solo il pannolino.

Se ci accorgiamo che ancora non è il momento possiamo aspettare un paio di settimane.

Prima ho detto che lo spannolinamento è un ulteriore passo verso l’autonomia e lo ripeto perché è in questa chiave che va letto il momento.

Non è una gara con i figli di amici o con le tappe dei fratelli maggiori.

Non è un traguardo per piantare una bandierina.

Non è un esame.

Mamma e papà, questo momento va vissuto con la maggior serenità possibile e sempre nell’ottica di accompagnare i bambini verso la propria autonomia!

C’è bisogno di un po’ di organizzazione, come quando proviamo una ricetta nuova e abbiamo tutte le ciotoline con gli ingredienti pronti sul tavolo.

Cosa ci occorre in questo momento?

- vasino e/o riduttore per il water

- pannolini a mutandina: sono ottimi in questa fase di transizione e aiutano il bambino ad imparare a tirare su e giù

- piccoli premi per valorizzare i suoi risultati (ma anche i tentativi)

- libri tematici (“posso guardare nel tuo pannolino?” “le mutande di orso bianco” “voglio il mio vasino” “corso di pipì per principianti”)

- traversine, se decidiamo di avventurarci anche nello spannolinamento notturno.

Oltre all’organizzazione c’è un altro aspetto molto molto molto importante: il nostro tempo.

Scegliamo un momento in cui si possa essere a casa il più possibile per supportare il bambino nei suoi tentativi.

Evitare assolutamente i periodi in cui la famiglia è troppo occupata (arrivo di fratellini, i viaggi, i traslochi, il cambio di lettino).

Nei giorni di training aumentiamo le possibilità di bere (aumenteranno le occasioni di pipì!).

Stabiliamo una buona routine.

Non mi stanco mai di ripetere che gli esseri umani sono abitudinari.

Mettiamo il bambino sul vasino al risveglio (5 minuti dopo, non immediatamente appena aperti gli occhi!) dopo la colazione, pranzo, merenda, cena.

Sempre prima di uscire di casa!

Generalmente ogni 3 o 4 ore o dopo grosse bevute.

Niente forzature!!

Se si alza ed è molto infastidito, interromperemo il tentativo e riproveremo più avanti (nel tempo, non nella giornata!).

Approfittiamo di tutte le volte in cui non possiamo andare in bagno da sole ma nostro figlio si attacca alla gamba in preda a sindrome di abbandono implorandoci di farci compagnia durante la nostra pipì!

E dai approfittiamo di quel momento per diventare il suo modello, raccontandogli in maniera semplice i passaggi.

Quando lo cambiamo vuotiamo insieme a lui il pannolino nel water, e tirando lo sciacquone salutiamo tutti insieme la cacca!

Permettiamo al bambino di stare senza pannolino il più a lungo possibile.

Aiutiamolo a raggiungere il vasino o il gabinetto nei momenti di urgenza.

Se non fa mai nulla nel vasino, proviamo a sederci ed aspettare, teniamoci occupati con la lettura di un libro qualche giochino.

Proviamo ad aspettare ma non troppo tempo (5-7 minuti).

Se non succede niente non importa, elogiamo il tentativo.

Se arriva una pipì (o una cacca) festeggiamo insieme!!! (e andiamo insieme in bagno a svuotare il vasino e a salutare!

I successi vanno sempre premiati (un batti 5, un podio, una medaglia della cacca, uno sticker…).

Può succedere che stiamo seduti un po’ sul vasino e proprio due secondi dopo esserci alzati.zack! ecco una pipì.

Il segnale è arrivato ma il bambino lo ha capito tardi.

Andrà meglio la prossima volta!


Ci saranno alcuni momenti di fallimento.

Dobbiamo gestirli con calma! #nostress #nopanic!

Dopo un incidente di percorso tranquillizziamo il bambino e calma e con il sorriso; "fa niente mettiamo qualcosa di asciutto!"

Per quanto riguarda lo spannolinamento di notte:

Se il bambino resta asciutto tutto il giorno, anche durante i pisolini, forse è pronto.

Indispensabile la traversina per proteggere il materasso, facciamo pipì prima di andare a dormire, e programmiamo uno/due risvegli guidati in bagno.

Questa fase può richiedere anche qualche mese per assestarsi.



 
 
 

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